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Jackson, Helen Hunt.

Scrittrice statunitense. Si servì per un certo periodo degli pseudonimi di Helen Hunt e Saxe Holm. Legata da una salda amicizia alla poetessa Emily Dickinson, si ispirò a lei e alla sua vita ritirata per tratteggiare la figura della protagonista del romanzo La scelta di Mercy Philbrick (1876), una inflessibile donna della Nuova Inghilterra che rinuncia al matrimonio per una vita di volontaria clausura fra le mura di casa. La suggestione della personalità della Dickinson emerge anche nel racconto Le lettere d'amore di Esther Wynn (1878), incluso nella raccolta I racconti di Saxe Holm. Dopo un periodo di silenzio letterario, dovuto al lutto subito per la morte accidentale del marito e dei due figli, la J. tornò a dedicarsi all'attività poetica e giornalistica, soprattutto a relazioni di viaggio per numerose riviste. I reportages compiuti per conto del "Century Magazine" sugli Indiani d'America acuirono il suo interesse verso queste popolazioni e, dopo un incarico ufficiale svolto per il Governo degli Stati Uniti, sortirono il volume Un secolo d'infamia (1881). In esso veniva tracciata la storia e la cultura delle principali Nazioni indiane (delaware, cheyenne, sioux, ponca, cherokee) e veniva denunciata la lunga e penosa serie di massacri e soprusi che avevano portato alla quasi totale distruzione di quelle culture. Seguito di questo impegno appassionato fu il romanzo più famoso della J.: Ramona (1885), vicenda di una donna discendente di Spagnoli che abbandona la casa del padre per sposare un indiano, accettando con lui il suo popolo e la loro vita nomade. Il racconto ha toni fortemente patetici e si conclude amaramente con la reintegrazione della donna nella comunità dei bianchi, dopo la tragica distruzione di quella che lei ormai sentiva come la sua gente (Amherst, Massachusetts 1831 - Colorado Springs 1885).